La storia e le origini della tanda : Tener la lata
Quali sono le origini della tanda nel tango? Agli albori del tango, all’incirca nel periodo 1880-1920, il tango era ballato nelle “peringundines”, le prime delle quali furono aperte da italiani nel barrio de la calle Corrientes, come anche nelle cosiddette “academias de baile”.Erano situati nella periferia della città di Buenos Aires e necessitavano di particolari permessi municipali per essere aperti.
Le pirigundines hanno continuato ad esercitare fino a non molto tempo fa ma con caratteristiche diverse rispetto alle origini. In questi luoghi, dove veniva suonato il tango e le donne erano disponibili a ballare a pagamento, la clientela era fatta di uomini soli in cerca di divertimento.
Gli uomini che volevano ballare con le donne erano tenuti a comprare un biglietto chiamato “lata” (latta), perché erano fatti di latta. Il biglietto permetteva all’uomo di ballare una serie (in spagnolo ‘tanda’) di tanghi, milonghe o Valses, o un mix di essi. Il cliente dava il biglietto alla ballerina e iniziava a ballare con lei. Quando veniva suonata la “Cortina”, una musica diversa dal tango, vals o milonga, la “tanda” terminava e le coppie si separavano. Per ballare un’altra tanda l’uomo doveva acquistare un altro biglietto (lata) che doveva consegnare alla donna con la quale voleva ballare la “tanda” successiva.
Il tutto continuava durante tutta la serata fino alle 2 o 3 di notte. Da questa modalità di “acquisto” della tanda è scaturito un modo di dire tipico di Buenos Aires. “Tener la lata” significa aspettare per molto tempo. Questo modo di dire fa riferimento al tempo che l’uomo, “lata” in mano, attendeva affinchè la donna con cui voleva ballare si liberasse. Diceva infatti : “tuve la lata” per molto tempo fino a che non sono riuscito a ballare con lei.
Ecco spiegate le origini della tanda
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